Diario dei sogni - Doppio testo: 7 Days to Die / Battaglia nel forte di lamiera

Diario dei sogni - Doppio testo: 7 Days to Die / Battaglia nel forte di lamiera

A Story by Fernet Branko

Il primo sogno è mediocre a dir poco, ma ho deciso di scriverlo giù per necessità.
7 Days to Die è anch'esso un gioco mediocre eppure l'ho sognato. Ho sognato di essere nella foresta nevosa, lo snow biome, dove venivo inseguito da decessi ambulanti, modellati pero' sulle fattezze dei vecchi modelli del gioco, e da un lupo. Un Dire Wolf, nero e dagli occhi luminescenti di tinte giallastre.
La grafica era molto più realistica del gioco originale; la notte era resa con dovizia di dettagli, la luna illuminava tutto con una luce quasi magica da vecchia pubblicità della Coca Cola (o da atmosfera fantasy) e c'era perfino un leggere venticello che spingeva pulviscolo di neve in giro. 
Il lupo mi inseguiva, correvo, lui spuntava tra gli alberi e io cercavo di seminarlo.
Alla fine riesco a togliermelo di mezzo entrando in una cittadina piena di decessi ambulanti (stranamente lenti) e dall'estetica molto poligonale (proprio come in 7DtD) e mi rifugio in un angolino di un edificio (all'apparenza una tavola calda, di quelle anni '50 americane). Il lupo non si fa più vedere.
Mi sveglio.



Il secondo è più strano.
Sono in una fortezza, una strana base fatta di un mix di lamiera e cemento, come un edificio dall'estetica post-apocalittica/uscito da Fallout 3 o come una strana nave. La si vede da fuori, come se un drone la stesse inquadrando.
 La base è all'interno di una conca nel terreno e tutt'intorno ci sono rigogliosi arbusti, come una muratura vegetale a delimitare la base dal resto del mondo e come se tale nave, o base che sia, fosse precipitata dall'alto come un meteorite..
Improvvisamente POV in prima persona: Sto correndo, so che c'è una battaglia. Un nero, muscoloso e in canotta verde militare, spunta da un angolino e mi attacca. Ci azzuffiamo, finiamo contro il cornicione di questa strana base e mi capita di osservare cosa c'è oltre di esso: un crepaccio profondo forse trenta metri. Una mossa e riesco a ribaltare il nero, facendolo volare oltre il cornicione e giù verso la morte.
Lascio perdere la vista del cadavere, corro, entro in un corridoio composto da vecchi macchinari, computer a valvole, roba degli anni '50, e di colpo una risata. 
Giro lo sguardo e vedo... Vedo Roberto Benigni, il famoso attore, ma ha dei folti capelli a riporto al posto del suo solito look stempiato. Un'altra risata e si lancia verso di me.
Mi sveglio.

© 2024 Fernet Branko


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41 Views
Added on February 18, 2024
Last Updated on February 18, 2024
Tags: dreams, sogni, ricordi, memories, diario, diary

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Fernet Branko
Fernet Branko

Italy



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Accolito del Gramshinrikyo e praticante delle arti sovversive. Se stai cercando delle polveri magiche o dei tomi interessanti, beh... sono felice che tu mi abbia trovato. more..

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